La tradizione locale a volte vince sui prodotti reclamizzati e imposti dalla grande distribuzione
In Lombardia il Panettone è il dolce natalizio di maggiore successo, però resistono altri tipi di dolci delle Feste, che in alcuni casi sono solo varianti del Pan de Toni. Un esempio è la Bisciola valtellinese. Un pane molto ricco perché tra gli ingredienti prevede farina, uova, burro, uvetta, frutta secca, grappa e miele. Noto anche come pan di fich perché tra la frutta secca figurano appunto i fichi secchi. Molto morbido invece nella zona brianzola il Pan tramvai, molto lievitato e con molta uvetta ammollata nello zibibbo. Curiosa la denominazione derivata dall’uso del tram a vapore di Milano. Era il dolce per calmare la fame di chi saliva a bordo del tram che doveva viaggiare al massimo a 15 km/h. e che si annoiava per la lunghezza del viaggio. Gli altri dolci del Nord Italia 2
Sbrisolona e Persicata
La torta Sbrisolona è celebre nella bassa lombarda. Dolce semplicissimo con soli tre ingredienti, farina di mais, farina di frumento e zucchero, nella versione originale. Di origine contadina era un dolce povero nato per essere accompagnato da vino o liquore in cui veniva intinto. Ora per evitare che si frantumi troppo si aggiungono grassi (strutto o burro) e uova. È un dolce dalla grande consistenza per il quale servono buoni denti. Viene servita anche nella versione ‘nbriaga ovvero ben imbibita di grappa o altro liquore e lasciata ammorbidire, per rendere più facile la masticazione. La Persicata è della zona bresciana. A base di pesche come dice il nome, è una confettura di pesche e zucchero che viene tagliata in cubetti a loro volta arrotolati nello zucchero. Un dolce veramente molto calorico. Qui trovata la ricetta dell’anello di Mantova un altro dolce antico e di difficile realizzazione.

In Veneto non è solo pandoro
Del Pandoro sapete forse tutto anche se magari non conoscete il Nadalin probabile progenitore. Anch’esso ha la forma stellata anche se molto più basso perché è ridotta la percentuale di burro presente. Sempre da Verona arrivano i biscottini più celebri quelli di Santa Lussia, ovvero santa Lucia. Sono i biscottini che la notte del 12 dicembre dovrebbero essere lasciati su un piattino per la santa, accompagnati da un ciuffetto di fieno per il suo somarello. A base di pasta frolla, farina uova zucchero e burro, sono ritagliati nelle forme natalizie, stelle, comete, alberelli, angioletti, ecc. Vengono spolverati di zucchero a velo ma possono anche venire serviti con decorazioni di cioccolato, glasse colorate, ecc.

Mandorlato, Pinza e Marzapane
Nella zona del veronese si continua a produrre il Mandorlato a base di albume d’uovo, zucchero, miele e mandorle. Già documentata nel 1500 in diverse città venete, come dolce che le famiglie si scambiavano come dono natalizio assieme alle mostarde confezionate appositamente per le Feste. La Pinza (Pinsa) o torta Nicolotta, in realtà dovrebbe essere confezionata solo per l’Epifania. Un dolce fatto con gli avanzi di pane raffermo, farina di mais e frutta secca avanzata nel periodo natalizio. Un dolce povero per ritemprarsi dai bagordi delle Feste. Il marzapane anche se ritenuto di origine meridionale, era in realtà molto utilizzato dalla Repubblica Veneta che ne deteneva il monopolio. Era infatti commerciato col nome di “Marco Panis” ovvero pane di San Marco. Gli altri dolci del Nord Italia 2



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